Coronavirus: con l’ipertensione il contagiato è più a rischio

Il coronavirus o Covid-19 sta preoccupando seriamente la popolazione italiana, anche se forse non abbastanza visto che molte persone si rifiutano di aderire alle norme contro la diffusione del virus che sono state emanate.

Non è compito di questo blog spiegare il diffondersi di questa malattia, perché preoccupa tanto da dover prendere delle iniziative eccezionali per fronteggiarla e le precauzioni da prendere: per tutte le informazioni sul coronavirus attenetevi solamente alle fonti ufficiali: Il Ministero della Salute, l’ Istituto superiore di sanità, ed i siti della Regione di appartenenza per le regole da seguire.

Però per quanto riguarda l’ipertensione possiamo annotare che secondo i primi studi sulla mortalità da coronavirus c’è un incidenza particolare per chi soffre appunto di ipertensione.

I numeri ci dicono le fonti ufficiali non sono ancora sufficienti per stabilire una correlazione, ma si tratta comunque di un particolare soggetto ad indagine da approfondire.

ipertensione e coronavirus

Come noto, la quasi totalità dei decessi da coronavirus riguarda persone con patologie pregresse o quadro clinico compromesso. Normalmente la maggiore mortalità viene individuata con l’età avanzata, con polemiche sull’affermazione che “muoiono solo gli anziani“, frase utilizzata nel linguaggio comune. Ecco, non è vero che muoiono solo gli anziani, il pericolo di morte esiste anche per i soggetti giovani. e’ vero però che muoiono persone che hanno già gravi problemi di salute, cosa più frequente negli anziani.

Correlazione tra ipertensione e decesso per coronavirus

Nel dettaglio l’ Istituto superiore di sanità ci dice che le patologie pregresse riguardano due terzi dei casi esaminati ed in particolare si scopre che nel 74,6% dei casi i morti erano soggette ad ipertensione, circostanza che si è presentata nella maggior parte dei casi. Seguono poi le cardiopatie ischemiche, nel 70,4% dei casi) e staccatissimo il diabete mellito, associato al 33,8% dei decessi legati al Covdi-19. 

Per esaminare la questione con numeri più grandi e più incisivi possiamo dire che invece in Cinaa fronte di una media di letalità di poco superiore al 2%, negli ipertesi si è saliti al 6% e in chi soffre di scompenso cardiaco o altre patologie cardio-cerebrovascolari croniche si è addirittura superato il 10 per cento.

Certo, la carenza di ossigeno legata alla scarsa attività degli alveoli polmonari “intaccati” dalla polmonite pesa parecchio. Ma la sensazione dei ricercatori è che possa esistere un “filo rosso” che in qualche modo “allarga” il tropismo del virus per le vie respiratorie anche al cuore.

Pertanto, tornano alle regole di prevenzione di diffusione del virus è bene stare particolarmente attenti se in famiglia abbiamo soggetti che soffrono di ipertensione, perché in caso di malattia potrebbero essere soggetti a gravi conseguenze.

precauzioni contro il coronavirus

Coronavirus: con l’ipertensione il contagiato è più a rischio ultima modifica: 2020-03-09T16:16:37+01:00 da admin La Mia Pressione

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