Il 17 maggio come ogni anno si è tenuta la Giornata mondiale contro l’Ipertensione arteriosa, una giornata dedicata alla sensibilizzazione per la Lotta all’Ipertensione Arteriosa, promossa in tutto il mondo dalla World Hypertension League.
Sul sito della SIIA (Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa) sono stati in precedenza pubblicati una serie di pillole video di presentazione della giornata e dei suoi argomenti.
In questo video vediamo la presentazione di uno dei momenti della giornata a cura del Prof. Claudio Ferri che ha parlato dei fattori di rischio comunemente combinati ad ipertensione arteriosa.
Il Professor Ferri dice che qualunque sia l’età, ma particolarmente dalla media età (50 – 60 anni) avviene un fenomeno ben noto, vale a dire che l’ipertensione arteriosa è o preceduto o accompagnata da altri fattori di rischio che vanno quindi sempre investigati.
La cura dell ipertensione e la sua diagnosi non è solo la prescrizione della terapia più idonea ma è anche la valutazione di tutte quelle condizioni che fanno da cattivi compagni all’ipertensione: il colesterolo elevato l’obesità, l’inattività fisica, il fumo, il diabete mellito, le patologie non direttamente correlate ma spesso combinate quali la bronchite cronico ostruttiva e le malattie reumatiche.
Tutte queste condizioni influenzano la terapia nella sua scelta e nella sua efficacia, conseguenze possibili di un’ipertensione trascurata che al contrario se ben curata evita anche le conseguenze.
Ci possono essere condizioni che vanno accuratamente investigate che possono essere non sintomatiche dell’ipertensione quali conseguenze a livello celebrale, cardiaco, renale, per le arterie degli arti inferiori, per la sfera sessuale particolarmente nel maschio e le condizioni cognitive.
La corretta cura deve prendere in considerazione anche queste conseguenze investigando sulla presenza di altre patologie.